Norman Records reviews regen:tropfen… gives 5 stars!
The first time I heard this I thought it was ace. I rarely get that these days. My attention span is so short that by the time an album is half way through I forget what I’m listening to. Maybe that’s an age thing though? I’m gonna call her Zazie for the rest of the […]
Caleidoscoop review regen:tropfen
Zazie-regenDe in 1983 in Duitsland geboren componiste/pianiste Maike Zazie Matern moet gedacht hebben dat haar naam toch niet lekker zou bekken, dus dat ze zichzelf net zo goed Zazie Von Einem Anderen Stern kan noemen. Voor haar debuut Regen:Tropfen, op het altijd dromerige kwaliteitslabel Drifting Falling, heeft ze gebruik kunnen maken van de geweldige Durtonstudio […]
Kontakte – October Tour Dates
Kontakte have recently announced their October tour via their MySpace page.
Oct 27 2010 8:00P Carpe Diem (Leeds, UK)
Oct 28 2010 8:00P The Nines (Barrow-In-Furness, UK)
Oct 29 2010 8:00P Club AC30 @ The Wilmington Arms (London, UK)
Oct 30 2010 8:00P The Chichester Inn (Chichester, UK)
Nov 19 2010 8:00P The George Tavern (London, UK)
Nov 20 2010 2:00P AUDIOSCOPE 10 @ The Jericho Tavern (Oxford, UK)
First Glance of zazie von einem anderen stern by [sic] Magazine
She was born in Germany, lived in Sweden, but perhaps more tellingly Zazie Von Einem Anderen Stern translates as “Zazie from another star”. She is a singer-songwriter but as the name suggests she’ll probably be filed within the ‘unconventional’ variety. Zazie’s pieces centre around the piano but have been described variously as sad, brittle, childish […]
zazie von einem anderen stern – regen:tropfen
We’re very excited to announce that regen:tropfen is officially out today! We recommend you purchase it here or here.
Textura review regen:tropfen
A few words about regen:tropfen by zazie von einem anderen stern by Textura. Maike Zazie Matern aka Zazie Von Einem Anderen Stern (“zazie from another star”) recorded her debut album Regen:tropfen (“rain:drops”) in a “small little room with a garden view and on a piano at [Nil Frahm’s] Durtonstudio in Berlin-Wedding.” That seemingly minor production […]
Interview with Francesco Galano (When the Clouds)
Interview with Francesco Galano, the mastermind behind When the Clouds:
Francesco Galano. Ovvero, quando le nuvole del post-rock italiano attendono una nuova stagione di rifrazioni dream-troniche. Ecco le sue confessioni “open-minded”…
Come nasce il progetto When The Clouds e qual è l’origine del moniker?
Sin dall’adolescenza, quando ho iniziato a suonare nelle prime band, mi sono sempre riservato una dimensione più intima in cui comporre musica esclusivamente “mia”; non so bene il motivo di ciò ma era una naturale risposta ad una mia esigenza espressiva.
When The Clouds in tal senso rappresenta una tappa più concreta di questo viaggio iniziato molto tempo fa…
Riguardo il moniker, When The Clouds è un progetto strumentale e dunque alle poche parole che trovano luogo in esso do una grande importanza. Credo che la musica e le parole abbiano una modalità comunicativa totalmente differente se non opposta. La parola a volte è un limite e tende alla staticità a differenza della musica che nel suo essere “astratta” è passibile di infinite reazioni emotive che bypassano la razionalità.
When The Clouds non dice nulla di definitivo. E’ un’immagine incompiuta, una frase sospesa ed ognuno può leggervi una continuazione e darvi poi un senso.Quali sono le influenze musicali che più pesano sul progetto When The Clouds?
Credo che ascoltando la mia musica sia immediato cogliere l’influenza nordeuropea. A leggere le recensioni, l’associazione con la “scena islandese” sembra immediata. Se band come gli ormai popolarissimi Sigur Ros abbiano contribuito non poco a plasmare la mia estetica musicale devo dire che questa negli anni si è nutrita ed arricchita di generi molto differenti tra loro. Alcuni dei quali forse sembra difficile rintracciare nei miei brani.
Ad esempio ti cito un certo tipo di metal estremo, guarda caso nordeuropeo, che mi ha accompagnato per tutta l’adolescenza. Ricordo che ciò che mi rapiva non era la violenza o la brutalità del sound ma l’estrema passionalità e drammaticità che trasudava da quella musica. Sono sicuro che per chi è “ignorante” del genere sia difficile immaginare di provare brividi nell’ascoltare chitarre superdistorte, voci urlanti e batterie iperveloci, ma garantisco che allora mi davano quello che può dare l’ascolto di “Al chiaro di luna” di Beethoven…
Questo per dire che in realtà, sin da allora, mi rendo conto di aver sempre cercato nella musica questa passionalità, un certo tipo di atmosfere che fanno vibrare le mie corde più sensibili. E devo dire che tutto ciò l’ho trovato poi nei glitch e nei synth dell’elettronica, come in un arpeggio di chitarra acustica e nel calore della voce di un cantautore folk, nell’esplosione di un brano post-rock come nelle melodie e nelle scale di un pianista jazz.
Dopo tutto questo, la composizione poi è il momento in cui ti trovi a riempire il silenzio con quella musica che ti si è creata dentro e che senti il bisogno di restituire al mondo.
Coke Machine Glow review regen:tropfen
A stellar review from Coke Machine Glow for the debut release from zazie von einem anderen stern, “regen:tropfen”. Neoclassical music has been enjoying some time in the limelight recently (in fact, if you take off the “neo” part, it’s been enjoying it since 1750), and while composers like Peter Broderick and Indignant Senility have kept […]
Redefine Mag review “The Longed-For Season”
When The Clouds, the solo project of Italian musician Francesco Galeno, is electronic post-rock in the vein of bands like Metavari and The Album Leaf. His six-track EP, The Longed-For Season, certainly lives up to its album title; it absolutely feels like an album about longing. It does not swell or soar in any grand […]